Il Reiki è una tecnica giapponese, immediata e naturale, che, usando le proprie mani, permette di riequilibrarsi e ritrovare il benessere psichico e fisico.
È così semplice che tutti possono impararla in un fine settimana, persino i bambini.
Più in particolare il Reiki è una semplice ed efficace tecnica di riduzione dello stress, di rilassamento e di ripristino della salute fisica attraverso l’uso della cosiddetta “energia universale”, ovvero l’energia che permea l’universo e costituisce il “mattone” fondamentale di ogni cosa vivente o inanimata, come ben ha descritto la fisica moderna. Il Reiki è spesso definito come una tecnica di auto-guarigione, in quanto, sebbene l’energia si possa trasmettere anche ad altre persone, viene in genere utilizzata principalmente dal reikista su di sé attraverso l’auto-trattamento. Proprio in questo sta la bellezza del Reiki: nella sua versatilità, nella possibilità di adattarne tempi e modi alle proprie esigenze ed al proprio stile di vita, come un dono fatto a se stessi.
Il Reiki non ha dunque nulla a che vedere con religioni, sette e filosofie, ma è invece una semplice tecnica che chiunque può praticare, ed ha come punti di forza principali:
- l’estrema semplicità, con la conseguente facilità dell’apprendimento (circa 12 ore di corso, in genere in un fine settimana o in tre serate consecutive);
- l’immediata verifica delle sue possibilità (già durante il corso l’energia inizia a scorrere ed è quindi possibile sperimentare immediatamente i suoi benefici);
- la potente azione riequilibrante che si manifesta anche a livello emotivo e mentale della persona;
- la “delicatezza” (non si tratta di un massaggio) e l’assenza di controindicazioni. Tutti possono infatti utilizzare il Reiki (anche neonati, bambini, donne in gravidanza, anziani e malati!) e lo testimoniano attraverso i racconti sui benefici ottenuti.
L’energia di cui si parla più sopra non è quella propria dell’operatore ma è prelevata all’esterno di esso e canalizzata (attraverso i canali che tutti abbiamo, e che sono ben conosciuti da coloro che praticano agopuntura o Shiatsu) nelle braccia e fino alle mani, dalle quali fuoriesce per curare l’operatore stesso (se le mani saranno appoggiate su di lui) o un’altra persona. In pratica l’operatore Reiki è come un filo della luce: durante il corso viene connesso con la fonte primaria (la rete elettrica…) dalla quale può attingere ogni volta che vuole e nelle quantità necessarie, lasciando che l’energia scorra dolcemente dentro di sé per uscire dalle mani. Non sono quindi necessarie doti personali (diversamente dalla pranoterapia), tutti posseggono “l’impianto elettrico”, occorre solo connetterlo. L’elettricista che effettuerà la connessione è l’insegnante di Reiki, per mezzo di un’apposita tecnica Reiki applicata su ogni allievo singolarmente: tale momento viene chiamato in vari modi, per esempio “attivazione”, e da quel istante l’energia scorre attraverso l’allievo, che impara a farla partire e ad usarla.
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